Copertina Light Art In Italy 2013
Sesto libro di questa serie, realizzato da Gisella Gellini, in collaborazione con Clara Lovisetti, dedicato allo scomparso Paolo Rosa, con il quale l’autrice ebbe modo di collaborare a diverse iniziative editoriali e didattiche.
Come leggiamo nel suo saggio introduttivo, l’autrice ha voluto onorare anche la memoria di altre due figure fondamentali nel suo percorso di avvicinamento e approfondimento della Light Art, il collezionista Giuseppe Panza e l’artista Marinella Pirelli. Tutti e tre accomunati da uno una voglia di sperimentare e cercare che li ha resi, ciascuno a suo modo, pionieri di quella affascinante arte che è la Light Art.
Sono state selezionate circa 40 installazioni e opere con la luce, con una particolare attenzione a quelle proposte alla scorsa edizione della Biennale d’Arte di Venezia e ai suoi eventi collaterali, da Culture Mind Becoming a Palazzo Bembo e Genius Loci a Palazzo Cavalli Franchetti, includendo anche esempi dalle mostre Prima Materia a Punta della Dogana e L’illusione della Luce a Palazzo Grassi.
Il libro si apre con una serie di saggi di esperti del mondo dell’arte e della Light Art. Da Massimo Bignardi, docente di Storia dell’arte all’Università di Siena, che parla della luce come materia della forma; l’intervento della giovane e brillante Carol Rolla, una delle co-curatrici delle mostre di Palazzo Bembo, che parla della luce come elemento di connessione; Domenico Nicolamarino, docente di Lighting Design all’Accademia di Brera di Milano, affronta il tema della luce come “visione multipla”. E Clara Lovisetti parla del più classico degli abbinamenti, quello di luce e vetro, prendendo spunto dalla Biennale e dagli eventi collaterali, oltre che dalle mostre Very Light Art a Ca’ Rezzonico e Fragile? alla Fondazione Cini.
Le opere presentate in ordine alfabetico secondo il nome dell’artista, e illustrate con foto a colori, soprattutto sono raccolte in un DVD che è parte integrante del libro. Ciascuna opera è accompagnata da una scheda descrittiva e da una biografia dell’artista.
Come ci ricorda Gisella Gellini, se è vero – come disse una volta Paolo Rosa -, che “queste opere, una volta smontate, finiscono di vivere il loro momento dentro la realtà, magari per vivere meglio nella memoria di chi le ha viste” allora questo libro può aiutare a ricordarle.