E’ arrivata la Biennale di Venezia e noi di Lighting Now! non potevamo mancare all’appuntamento per seguire la consolidata unione arte e luce. Non siamo stati delusi nemmeno questa volta ed in più occasioni abbiamo avuto modo di constatare che questo legame funziona […]
[…] Questa biennale ci concede altro ancora, e, per le opere che andiamo ora ad affrontare offre anche delle polemiche.
Uno storico dell’arte, non può non aver notato, entrando in una delle sale dell’Arsenale, una strettissima similitudine tra i lavori di un artista cileno con quelli storici di un conosciuto artista italiano. Sto parlando del padiglione del Cile e l’artista in questione è Iván Navarro (Cile 1972). Una parte della sua ricerca arriva in Italia, nella sua forma estetica, con ben 30 anni di ritardo. Navarro lavora anche con il mezzo luce ed alcune delle opere che oggi propone sembrano quelle realizzate da Paolo Scirpa fin dagli anni 70 […]
Come ho prima anticipato, anche Paolo Scirpa dagli anni ’70 realizza opere che si presentano nei fatti simili a quelle appena descritte. Queste installazioni sono da lui chiamate “Ludoscopi”, utilizzano anch’esse luci al neon e specchi al fine di riprodurre all’infinito delle forme di luce colorata. Queste opere, realizzate in varie misure e sagome, nonché progettate per adattarsi a molteplici luoghi urbani, attirano lo sguardo verso un falso infinito. I “Ludoscopi” prendono il posto delle tele, nella cultura artistica di Scirpa; la luce è nel gergo pittorico il colore che, in più rispetto a quest’ultimo, permette al quadro di divenire elemento tridimensionale. La loro finalità è quella di analizzare e sperimentare lo spazio ed il suo rapporto con la luce […]
Daniela Lussana
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