Dal catalogo mostra “Percorsi riscoperti dell’Arte italiana”, VAF-Stiftung 1947-2010

[…] Esposta nel foyer del MART è l’opera Grande Tabellone consumistico  bifronte. Oltre l’accumulazione. 1992-2002, allestita nello spazio cruciale di raccordo tra le due gallerie espositive con una simbolica funzione di passaggio tra la parte più storica e quella più contemporanea. Questo lavoro marcatamente etico-sociale di Paolo Scirpa la cui ricerca pertiene prevalentemente all’area ottico-cinetica, è maturato nel corso di una decina d’anni come sviluppo dell’opera primigenia “Megalopoli consumistica” del 1972: si tratta di una paziente e meticolosa raccolta di scatole e pacchetti di oggetti di consumo che, come mattoni, costruiscono un muro alto quasi tre metri che pare avere origine o sprofondare nel pavimento grazie a specchi che ne duplicano l’immagine, imponendo all’osservatore una riflessione sugli sviluppi degenerativi del modello economico e sociale di capitalismo e consumismo […]Daniela Ferrari, p. 24