Ca’ del Bosco: armonia di architettura e arte.

Cà del Bosco, situata tra le colline moreniche del comune di Erbusco, in Franciacorta, una delle più importanti cantine vitivinicole dell’omonimo vino, ha raggiunto il suo “volto” definitivo.
Al raggiungimento di questo risultato ha lavorato lo studio Falconi Architettura con cui Ca’ del Bosco collabora sin dagli anni ’90.

L’azienda è nota per l’indissolubile legame tra vino ed arte e per un prodotto di qualità assoluta. La cantina, nella sua architettura, è da considerarsi il risultato più armonico di tale imprescindibile vocazione.

Quello di Falconi Architettura è un lavoro di anni che ha riguardato anche gli spazi in cantina, ridefiniti per valorizzare al meglio la vinificazione e l’affinamento dei vini e celebrarli in una serie di spazi evocativi, con una scenografia che permette al visitatore di stimolare ed esplorare i propri sensi.

Le strutture di Ca’ del Bosco, progettate da Falconi Architettura, sono studiate per essere inserite armoniosamente nel territorio circostante e nel contesto di riferimento.

Un percorso che trova la sua definizione finale nei nuovi ambienti per l’accoglienza, nel tunnel con i caveaux delle Riserve di Franciacorta e nei caveaux nella Cupola storica dedicati alle Cuvée Annamaria Clementi, nella galleria delle pupitres, nel tunnel riservato all’affinamento dei Millesimati Vintage Collection e nella ‘cupola dei sensi’ che precede l’installazione “Prestige Immersion”.

La Cupola dei Sensi è uno spazio circolare con volta ribassata nel quale soffermarsi per vivere una vera e propria esperienza sensoriale. La scenografia, curata dall’artista Andre Guidot del collettivo {[(etica)estetica]anestetica}, permette di scoprire e sperimentare in prima persona i quattro sensi ovvero il tatto, l’olfatto, la vista e l’udito. L’intento è quello di stimolare il visitatore ad “ascoltare” i propri sensi, attraverso un’esperienza immersiva, emozionale e altrettanto personale quanto quella che poi vivranno con la degustazione dei vini a fine percorso.
Nel centro della Cupola dei Sensi è collocata l’opera “Ludoscopio” di Paolo Scirpa, maestro dell’arte immateriale: un pozzo di luce che si riflette in un fondo infinito.