Cubo. Espansione+ traslazione, 1987. Museum Ritter, Waldenbuch
Il modernismo ha fatto irruzione in Italia con molto rumore e frastuono quando l’avanguardia futuristica ha lanciato una liberazione dal pesante fardello dell’arte e della storia culturale all’inizio del XX secolo. La rivolta coincise con una celebrazione dell’innovazione e del progresso nell’era della macchina. Con i nuovi mezzi di un linguaggio visivo astratto, lo spirito di partenza e di progresso è stato catturato e trasformato nella rappresentazione di sequenze di velocità e movimento. Si stabilirono così motivi e idee centrali che sarebbero stati ripresi da molte generazioni successive di artisti.
La mostra con le opere della collezione è dedicata al contributo specifico dell’Italia all’astrazione e alla non oggettività e prende in esame varie correnti e posizioni che hanno plasmato gli sviluppi degli ultimi cento anni. Più di 70 immagini, rilievi, oggetti e opere cinetiche danno un’idea di come i principi della geometria e della matematica possano essere interpretati in modo diverso …
Tra gli artisti:
Alighiero Boetti, Corrado Bonomi, Antonio Calderara, Enrico Castellani, Gianni Colombo, Dadamaino, Fortunato Depero, Piero Dorazio, Paolo Masi, Marcello Morandini, Bruno Munari, Paolo Scirpa, Atanasio Soldati, Grazia Varisco, Francesco Vezzoli.