Interazioni. Linee di connessione tra luce e suono

A cura di Sara Liuzzi

21 Gennaio - 13 Marzo 2021
A Pick Gallery, Torino

Ludoscopi

Ludoscopio 179

Paolo Scirpa. veduta di una delle sale della mostra

Ludoscopio M9

Ludoscopio L8

Paolo Scirpa. Studi

Ludoscopi

A PICK GALLERY presenta giovedì 21 gennaio alle ore 18, in via Galliari 15/C, la mostra INTERAZIONI. Linee di connessione tra luce e suono; la mostra, curata da Sara Liuzzi in collaborazione con Opere Scelte, presenta i lavori di Carlo Bernardini, Giulio De Mitri, Javier Martin e Paolo Scirpa.
L’esposizione riflette sulle tante potenzialità espressive e sulla connessione tra luce e suono ed è accompagnata dalle tracce originali realizzate dal compositore Ãle aka Alex Palmieri. «L’immaterialità della luce e del suono – afferma la curatrice Sara Liuzzi – assume attraverso la metafora della linea un valore determinante, non solo nell’utopia dell’astrazione, ma anche nella concretezza reale del suo essere: linea come espressione di ricerca, di narrazione, di elaborazione tridimensionale. Il suono segue la sua traiettoria e, insieme alla luce, ne definisce i limiti, ne ri-disegna i profili che prendono forma nello spazio.
Dall’elemento essenziale della linea affiora una solida interazione, una stretta comunione con la musica: una partitura in cui ogni artista, tracciando percorsi eterogenei, contribuisce alla creazione sinestesica, dove prende forma un’unica unità, dove luce e suono si contaminano in maniera sincronica. Le installazioni in mostra si appropriano dello spazio, in maniera fluida e coinvolgente, restituendo al fruitore una globale percezione sensoriale.»

Con la forza dirompente della luce nelle opere di Carlo Bernardini, Giulio De Mitri, Javier Martin e Paolo Scirpa, l’illuminazione si manifesta nella sua accezione più ampia; è rivelazione di ciò che non sempre è visibile agli occhi, si lega alle caratteristiche architettoniche dello spazio e costituisce l’elemento base sul quale elaborare una partitura musicale che si sviluppa in parallelo.

I lavori immortalano un’idea di luce, della quale possiamo osservare il flusso, tra scultura, neon e fotografia, in un ambiente che si articola attorno al visitatore alterandone la percezione.

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