Ludoscopio. Pozzo. Espansione verticale, 1999-2013
Si inaugura con questa mostra un ciclo di esposizioni sul rapporto fra arte e luce.
Saranno proposti una serie di autori che fanno della luce il loro strumento di creazione artistica.
Entrambi gli artisti presentati in questa prima occasione utilizzano il neon come mezzo di espressione e rappresentano due generazioni a confronto.
Paolo Scirpa, già esposto più volte da Valmore studio d’arte, è il primo artista che con i suoi “Ludoscopi” realizza opere tridimensionali con profondità infinite, veri iperspazi-luce in cui è abolito il limite tra il reale e l’illusorio.
Manuela Bedeschi predilige le istallazioni “site specific”, sottolineando gli spazi con segni di luce che sono diventati nel tempo il suo mezzo espressivo principale, aggiungendo alle tecniche e ai materiali tradizionali illuminazione a led e tubi al neon.